San Marco – Festa del “Boccolo”

Questa è la festa patronale di Venezia, celebrata in memoria di San Marco Evangelista. Nella nostra città vige l’usanza da parte degli uomini di offrire alle donne di famiglia un bocciolo di rosa rossa rossa, in dialetto bòccolo: almeno una rosa l’anno!

Tale usanza, si dice, nasca da una leggenda: verso l’800, una bionda fanciulla di nome Maria, figlia del futuro doge Angelo Partecipazio, si era fortemente innamorata di Tancredi, un trovatore assai valoroso e bello. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal padre, che non avrebbe permesso un tale matrimonio. Maria, pertanto, chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l’esercito di Carlo Magno e di coprirsi di gloria: così facendo, il padre non si sarebbe più opposto al loro amore. Tancredi partì e la fama delle sue gesta gloriose si sparse ben presto per il mondo. Un giorno, però, arrivarono a Venezia alcuni cavalieri Franchi guidati dal famoso Orlando; cercarono di Maria e le annunziarono la morte del prode trovatore. Era caduto a Roncisvalle sanguinante sopra un rosaio, ma prima di morire aveva colto un fiore e aveva pregato Orlando di volerlo portare alla sua amata. La fanciulla prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò chiusa nel suo dolore. Il giorno dopo, in cui ricorreva la festa di San Marco, fu trovata morta con l’insanguinato fiore sul cuore. Da quella volta il bocciolo di rosa, simbolo dell’amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle donne nel giorno di San Marco.

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