Feste Veneziane

Fin dai tempi della Repubblica, le feste a Venezia non sono mai mancate: tutte avevano la funzione di aggregare i cittadini attorno ai simboli o agli eventi della città, e che siano di commemorazione storica o religiose, le sentiamo profondamente ancora oggi.

Il Carnevale

26/01 - 12/02

Le sue origini sono molto antiche: la prima testimonianza risale ad un documento del 1094, dove si parla di divertimenti pubblici e nel quale il vocabolo “Carnevale” viene citato per la prima volta. In questo periodo tutti gli abitanti di Venezia si travestono con costumi e maschere, tranne coloro che si vestono da “persona normale che lavora”, facendo i guastafeste e non accettando i baci della Marylin Monroe di turno.. ma lo spirito del Carnevale sopravvive! Ci sono le maschere classiche, quelle delle cartoline per intenderci, che sono in cartapesta e coprono tutto il viso o solo gli occhi; di solito sono abbinate a vestiti tipici del 1700, molto colorati e luccicanti. Ma la parte più divertente della festa è vedere le invenzioni dei ragazzi per strada: uomini – mucca, il Bianconiglio che corre urlando “è tardi!”, contadini e vichinghi che salutano i soldati dell’Impero. Tutti si salutano, ridono, si fanno i complimenti per le idee e ovviamente: mangiano e bevono!
Per informazioni sul programma del Carnevale 2013, cliccate qui.

San Martino

11 Novembre

Si narra che in un lontano 11 Novembre, in un giorno piovoso e freddo, Martino galoppasse sul suo cavallo indossando un caldo mantello. All’improvviso incontrò sulla strada un vecchio coperto di pochi stracci, barcollante e infreddolito; il futuro santo volle aiutarlo, ma trovandosi senza denaro né coperte da offrirgli, prese il suo mantello e con la spada lo tagliò a metà, donandone una parte al pover uomo. Poco dopo, mentre Martino galoppava felice per aver compiuto quel gesto caritatevole, il clima si riscaldò e dalle nuvole spuntò un sole radioso: da allora le belle giornate che ci sono in quel periodo vengono riferite all’Estate di San Martino!

Nell’antichità i veneziani festeggiavano il Santo con una lunga processione che terminava davanti alla Chiesa di San Martino, nel sestiere di Castello. Di quella processione rimane la tradizione dei ragazzini che girano per le strade attirando l’attenzione con pentole e campanacci, fermandosi davanti ai negozi per chiedere qualcosa in dono.

I dolci tipici di questa festa sono dei grandi biscotti di pasta frolla, tutti decorati con caramelle e cioccolatini, che riproducono l’immagine del Santo a cavallo con la spada e il mantello.

Madonna della Salute

21 Novembre

Anche questa festività, come quella del Redentore, ricorda una terribile pestilenza che si abbattè sulla città di Venezia, questa volta nel biennio 1630-31, e il conseguente voto pronunciato dal Doge per ottenere l’intercessione della Vergine Maria. La costruzione della basilica, che si trova sulla Punta della Dogana, fu affidata dopo un concorso a Baldassarre Longhena, che aveva progettato una chiesa «in forma di corona per esser dedicata alla Vergine», e venne finita quando il patriarca  la benedisse nel 1687.

Ogni 21 Novembre si festeggia quindi la Festa della Madonna della Salute, in cui i veneziani attraversano un ponte di barche che va da San Marco alla basilica, comprano delle candele e si recano in processione in chiesa dietro all’altar maggiore per pregare davanti alla Madonna. Tradizionalmente, dopo essere stati a pregare, si passeggia in mezzo ai banchetti che vendono dolciumi e frittelle! Insieme alla Festa del Redentore, è ancora oggi una delle feste popolari più amate e partecipate dai veneziani: in tale occasione, tradizionalmente, si mangia la “castradina”, un piatto a base di carne di montone.

Il Redentore

3° Domenica di Luglio

Che Luglio sarebbe senza la Festa del Redentore?! Questo evento ricorda la costruzione per ordine del Senato veneziano (4 settembre 1576) della Chiesa del Redentore quale ex voto per la liberazione della città dalla peste del 1575-1577. Alla fine della pestilenza, nel luglio del 1577, si decise di festeggiare con decorrenza annuale la liberazione dal flagello, con allestimento di un ponte votivo nel Canale della Giudecca.
Questa celebrazione è una tradizione ancora attiva dopo quasi cinque secoli! Il ponte votivo, che prima era composto da barche legate insieme, ora è una costruzione mobile che viene montata durante il week end della festa. Come sempre a Venezia, il Sacro viene mischiato al profano, e i festeggiamenti si suddividono in due giorni. Il Sabato centinaia di barche attrezzate con notevoli impianti stereo e addobbate con palloncini colorati, luci e stendardi si riversano in laguna e per i canali: verso il tramonto tutti si radunano verso il Canale della Giudecca, per mangiare in barca o in tavolate all’aperto, e aspettano lo spettacolo pirotecnico che dalle 23.30 si protrae oltra la Mezzanotte. La Domenica i toni sono più religiosi, e si può assistere alla Messa Votiva nella Chiesa del Redentore, facendo una rara passeggiata attraversando il ponte mobile dalle Zattere all’isola della Giudecca; durante l’intera giornata sono previste regate e spettacoli all’aperto.
Quest’anno la festa avrà luogo il Sabato 20 e la Domenica 21 Luglio.

La Regata Storica

1° Domenica di Settembre

Questo è l’appuntamento principale del calendario annuo di gare di “Voga alla Veneta”, disciplina unica al mondo praticata da millenni nella laguna di Venezia, che oggi è resa ancora più spettacolare dal celebre corteo storico che precede le gare.
Le origini
La regata da sempre ha coinvolto cittadini e “foresti” (in veneziano: stranieri). Le prime testimonianze storiche risalgono alla metà del secolo XIII e sono legate alla Festa delle Marie, cioè la festa da cui deriva anche il Carnevale, ma è probabile che in una città come Venezia, da sempre proiettata sul mare, la regata abbia avuto origini più antiche, dettate dalla necessità di addestrare gli equipaggi al remo.
Le gare
La regata consiste in varie gare su particolari tipi di barche: attualmente la più seguita ed entusiasmante è quella dei gondolini. In occasione della Regata Storica, Venezia vede il bacino di San Marco e il Canal Grande pullulare di imbarcazioni di ogni tipo, dalle quali i cittadini assistono alla competizione con animosità.
Il corteo storico
Rievoca l’accoglienza riservata nel 1489 a Caterina Cornaro, sposa del Re di Cipro, che rinunciò al trono a favore di Venezia. È una sfilata di decine e decine di imbarcazioni multicolori, tipiche cinquecentesche, con gondolieri in costume che trasportano le più alte cariche dello Stato in una ricostruzione del passato glorioso di Venezia.
Per il sito ufficiale della Regata Storica clicca qui.

San Marco – Festa del “Boccolo”

25 Aprile

Questa è la festa patronale di Venezia, celebrata in memoria di San Marco Evangelista. Nella nostra città vige l’usanza da parte degli uomini di offrire alle donne di famiglia un bocciolo di rosa rossa rossa, in dialetto bòccolo: almeno una rosa l’anno!

Tale usanza, si dice, nasca da una leggenda: verso l’800, una bionda fanciulla di nome Maria, figlia del futuro doge Angelo Partecipazio, si era fortemente innamorata di Tancredi, un trovatore assai valoroso e bello. Il sentimento dei due giovani era osteggiato dal padre, che non avrebbe permesso un tale matrimonio. Maria, pertanto, chiese a Tancredi di andare a combattere contro gli arabi in Spagna con l’esercito di Carlo Magno e di coprirsi di gloria: così facendo, il padre non si sarebbe più opposto al loro amore. Tancredi partì e la fama delle sue gesta gloriose si sparse ben presto per il mondo. Un giorno, però, arrivarono a Venezia alcuni cavalieri Franchi guidati dal famoso Orlando; cercarono di Maria e le annunziarono la morte del prode trovatore. Era caduto a Roncisvalle sanguinante sopra un rosaio, ma prima di morire aveva colto un fiore e aveva pregato Orlando di volerlo portare alla sua amata. La fanciulla prese la rosa tinta ancora del sangue del suo Tancredi e restò chiusa nel suo dolore. Il giorno dopo, in cui ricorreva la festa di San Marco, fu trovata morta con l’insanguinato fiore sul cuore. Da quella volta il bocciolo di rosa, simbolo dell’amore che sta per aprirsi alla vita e al sole, viene offerto alle donne nel giorno di San Marco.